Confindustria rivede le stime del Pil e prevede un positivo +6,1 per cento, superando anche le previsioni del governo per il 2021.
Anche Confindustria promuove la politica economica italiana e nel rapporto Quale economia italiana dall’uscita dalla crisi? rivede al rialzo le stime del Pil segnalando una risalita maggiore delle attese.
Confindustria rivede le stime del Pil per il 2021
Rispetto alle stime del mese di aprile, quando si ipotizzava un +4,1%, a ottobre Confindustria stima una +6,1%. Le stime di Confindustria sono superiori anche a quelle fatte dal governo, che prevede un +6% alla fine dell’anno. Il Fondo Monetario Internazionale invece resta cauto e stima un +5,8%.
La revisione al rialzo è figlia innanzitutto degli effetti limitati della diffusione della variante Delta del Covid, che non ha costretto il governo a procedere con nuove chiusure e misure restrittive. Nel corso degli ultimi mesi le misure di contenimento sono state lentamente ma progressivamente allentate con effetti positivi sull’economia.
Le stime, assolutamente positive, restano instabili. In primo luogo non è escluso il rischio di una ripresa dei contagi e quello di dover intervenire con nuove misure restrittive. Preoccupa inoltre la carenza di materie prime e preoccupa soprattutto, in vista del prossimo anno, una cattiva gestione delle ingenti risorse del Pnrr.
Di seguito la versione integrale del rapporto di Confindustria.
Bonomi: “Tenere alta la guardia”
“La guardia va tenuta alta sia per garantire che il rimbalzo in atto sia alto a sufficienza per colmare il divario causato dalla recessione 2020, sia per fare in modo che il tasso di crescita del Pil italiano dal 2022 in avanti sia solido e duraturo. Questa è la vera sfida per l’Italia“, ha dichiarato il leader di Confindustria Carlo Bonomi. “La ripresa italiana è bene avviata ma nonostante le prospettive positive lo scenario presenta alcuni rischi al ribasso che riguardano diversi elementi di incertezza: dall’evoluzione dei contagi alle carenze importanti di materie prime e semilavorati e conseguenti pressioni sulla dinamica dei prezzi“.
Lo stesso Bonomi ha poi evidenziato la necessità di procedere con una manovra di bilancio che sia in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi economico-sociale innescata dalla pandemia.